Nocciolino

Il nocciolino di sansa, è un sottoprodotto di scarto ottenuto dalla lavorazione delle olive; esso rientra a tutti gli effetti nei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e a biogas, come suggerisce il decreto MiSE 23 giugno 2016, che va a recepire per l’Italia la direttiva 2009/28/CE.

Il potere calorifero dato dalla combustione del nocciolino è molto elevato: secondo alcune stime esso si aggira intorno al 6,2/7,4 Kw/Kg (per meglio comprendere il senso di questi numeri, lo si può rapportare con il potere calorifero del pellet tradizionale, che è di circa 4,4 Kw/kg).

Un altro vantaggio del nocciolino è quello relativo al suo stoccaggio: esso si presenta come un prodotto molto leggero e di piccole dimensioni; di conseguenza esso può essere facilmente imballato, trasportato e distribuito.

Una sua ulteriore caratteristica positiva è la tendenza a non essere aggredito da muffe o trasformazioni meccaniche nella forma: ciò grazie alla bassa percentuale di umidità presente, e alla struttura molto dura che non ne consente deformazioni.

Infine il nocciolino risulta molto conveniente dal punto di vista economico: ciò è dovuto anche dal fatto che la sua produzione e trasformazione, proprio come quella delle olive, segue procedimenti molto semplici e a basso costo, e ciò si riversa anche sulla vendita.